Scrutini, valutazione e comportamento a scuola. Regole aggiornate anche su bullismo, cyberbullismo e uso sicuro di internet

da orizzonte scuola

Valutazione e comportamento degli studenti: attuazione della Legge 1 ottobre 2024, n. 150. Aggiornamenti normativi a cura dell’USR Emilia Romagna. L’obiettivo è rafforzare il ruolo educativo della scuola, promuovendo il rispetto delle regole e comportamenti responsabili.

Il legislatore è intervenuto sul precedente Decreto n. 249/98 “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria”, già integrato e modificato con Decreto n. 235/2007 con il con Decreto del Presidente della Repubblica n. 134/2025 in attuazione della Legge n.150 del 1 ottobre 2024.

Sanzioni disciplinari con valore educativo

Le sanzioni non hanno solo una funzione punitiva, ma educativa. Per sospensioni fino a due giorni sono previste attività di riflessione sui comportamenti scorretti, svolte a scuola.

Per sospensioni più lunghe, gli studenti partecipano ad attività di cittadinanza solidale presso associazioni ed enti del terzo settore.

Con appositi avvisi gli Uffici Scolastici stanno provvedendo a stipulare le intese con le associazioni.

Regole aggiornate e collaborazione con le famiglie

Le scuole sono chiamate ad aggiornare i regolamenti disciplinari e il Patto educativo di corresponsabilità, rafforzando il dialogo con le famiglie. L’obiettivo è far emergere situazioni come bullismo e cyberbullismo, uso o abuso di alcol e sostanze e altre forme di dipendenza. Il Patto deve includere anche attività di informazione e formazione rivolte agli studenti e alle studentesse, in particolare sull’uso consapevole di Internet.

Il voto di comportamento

Con il D.P.R. n. 135 del 2025 il comportamento viene valutato in decimi e assume un peso formativo maggiore. Per l’ammissione alla classe successiva è necessario ottenere un voto di comportamento superiore a sei decimi e almeno sei decimi in tutte le materie. La valutazione riguarda ogni singolo anno scolastico.

Il consiglio di classe valuta l’intero anno, prestando attenzione a eventuali comportamenti violenti o gravi.

Un voto inferiore a sei può portare alla non ammissione alla classe successiva. Se il voto scende sotto il sei durante l’anno, lo studente partecipa ad attività di approfondimento sulla cittadinanza attiva. In caso di voto pari a sei allo scrutinio finale, è richiesto un elaborato su tematiche connesse alle ragioni che hanno determinato il voto di comportamento attribuito: la mancata consegna o un esito negativo comportano la bocciatura.

Valutazione degli apprendimenti

I voti, sia periodici sia finali, devono essere espressi in decimi per tutte le discipline. Il collegio dei docenti deve inoltre suddividere l’anno scolastico in due o tre periodi (ad esempio trimestri o quadrimestri) per garantire una valutazione chiara e conforme alla normativa.

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