Maturità 2026, i commissari d’esame

di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola

Esami di maturità 2026, i commissari delle prove scritte
saranno coinvolti pure nella fase del colloquio. Il Decreto del Ministro.

 

Con l’esame di maturità 2026 verranno attuate numerose novità normative introdotte dalla Legge n.164 del 30 ottobre 2025 che, in sede di conversione del decreto legge n. 127 del 9 settembre 2025, ha definito alcune misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione. Tra le varie novità c’è quella del numero dei componenti della Commissione di esame, che da sette, passerà a 5 componenti. Oltre al Presidente di Commissione, che è un membro esterno, ci saranno due commissari interni e altri due esterni.

Prove scritte e colloquio

Le prove scritte dell’esame di maturità 2026 saranno due, verranno affidate a due commissari distinti e separati, che ancora non è dato sapere, perché la legge non lo specifica, se saranno entrambi esterni, interni, oppure, come sempre, se saranno uno interno e l’altro esterno . Al liceo scientifico, tanto per fare un esempio, il commissario della prima prova scritta sarà necessariamente il docente di italiano e il commissario della seconda prova scritta sarà il docente di matematica. Presumibilmente non saranno tutti e due interni, una materia sarà data al commissario esterno e una materia a quello interno. Queste due figure, siccome già sono due commissari, un interno e un esterno, faranno già parte delle quattro unità, oltre il Presidente, che faranno parte della commissione.

In fase di colloquio, uno di questi due commissari farà italiano orale o latino orale, mentre l’altro si occuperà del colloquio di matematica o dell’orale di fisica. Per quanto suddetto, due, delle quattro materie del colloquio, saranno assegnate ai docenti che cureranno le due prove scritte. Le altre due materie del colloquio orale potrebbero essere storia, filosofia, inglese oppure disegno, storia dell’arte, ma anche scienze motorie.

Decreto del Ministro

Ogni anno il Ministero, attraverso un apposito decreto del Ministro, individua, entro il mese di gennaio,

  • le discipline oggetto della seconda prova tra le materie caratterizzanti i percorsi di studio,
  • la disciplina oggetto di una eventuale terza prova scritta per specifici indirizzi di studio,
  • le quattro discipline oggetto del colloqui e le modalità organizzative relative allo svolgimento del colloquio stesso.

Per gli istituti professionali continuano ad applicarsi le specifiche disposizioni vigenti.
Il colloquio mira a verificare l’apprendimento in ciascuna disciplina, la capacità di utilizzare e raccordare le conoscenze acquisite e di argomentare in modo critico e personale, nonché il grado di responsabilità e maturità raggiunto. Tiene conto dell’impegno dimostrato in ambito scolastico e in altre attività coerenti con il percorso di studio, nonché dell’impegno evidenziato in azioni particolarmente meritevoli, in una prospettiva di sviluppo integrale della persona. La riforma, come abbiamo già ampiamente detto, prevede una commissione ogni due classi, con cinque membri: un presidente esterno, due membri esterni e due interni. Introduce, inoltre, una formazione specifica per i commissari.

Condividi questa storia, scegli tu dove!