Carta Docente, niente residuo: la denuncia della Gilda

di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola

Carta del Docente 2026, niente residuo dell’anno scorso per chi non aveva fatto alcun login: la denuncia della Gilda.

 

Continuano le problematiche legate allo sblocco della Carta Docente. Stavolta a segnalare un problema è stata la Gilda degli Insegnanti. A quanto pare ci sarebberomolti docenti che non starebbero riuscendo a vedersi attivati sul portale i 500 euro che spettano loro.

“Il servizio assistenza della Carta Docente, contattato da chi ha esposto la segnalazione”, spiegano, “ha risposto che la possibilità di utilizzo dei residui dello scorso anno è negata a chi non aveva alcun login al portale nell’anno scolastico precedente”.

“La Carta Docente è un diritto”

“Carta Docente è un diritto – ha affermato Vito Carlo Castellana, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti – non può essere subordinato ad un mero accesso informatico. L’assenza di accesso – continua – non deve essere interpretata come rinuncia, migliaia di docenti hanno un credito sulla Carta e non possono utilizzarlo”.

Nessuna nota ministeriale aveva indicato che, senza un accesso nell’a.s. 2024/2025, si sarebbe perso il residuo.

 

“Una scelta che genera incertezza, Carta Docente – conclude Castellana – è uno strumento di valorizzazione professionale, per questo chiediamo l’intervento del Ministero per ripristinare il diritto di utilizzo dei 500 euro, per correggere la gestione della piattaforma affinché nessun credito venga perso”.

La Flc Cgil, qualche giorno fa, aveva denunciato una situazione particolare: “sono migliaia i docenti precari destinatari di sentenze favorevoli e anche dei conseguenti giudizi di ottemperanza a cui il MIM ancora non consente di accedere alla piattaforma e quindi di poter spendere l’importo spettante”.

Carta Docente, sbloccato il residuo

Lo scorso 19 novembre, alle ore 12,00, è stata sbloccata la Carta Docente, anche se esclusivamente per le somme residue relative all’anno scolastico 2024/25.

Il Ministero ha chiarito che l’estensione della Carta del docente ai nuovi beneficiari (supplenti annuali fino al 30 giugno) e le nuove modalità di acquisto dei beni/servizi utili all’aggiornamento saranno disponibili attraverso appositi “voucher” specifici “per l’anno scolastico 2025/2026 disponibili a partire dal mese di gennaio 2026”.

Infine, nel tardo pomeriggio del 18 novembre, sempre da Viale Trastevere è stato chiarito che a partire da “tale riapertura”, prevista per gennaio 2026, si “terrà conto delle nuove disposizioni che disciplinano l’assegnazione e le modalità di utilizzo del bonus per l’aggiornamento e la formazione professionale, inclusa l’estensione della platea dei beneficiari e l’aggiornamento delle tipologie di spesa ammissibili”, a partire dalla possibilità di utilizzare la Carta del docente per spese legate ai trasporti.

 

Carta docente, le novità

Il 28 ottobre, con l’approvazione definitiva alla Camera dei Deputati, il Decreto Scuola è diventato legge, il decreto 9 settembre 2025, n. 127, recante misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026.

Al suo interno ci sono importanti novità sulla Carta del docenteEcco cosa cambia, come avevamo anticipato.

  • Si estende l’applicazione della Carta ad altri 190mila precari: si parla di assegnarla a supplenti annuali ma anche a quelli con contratto di supplenza fino al termine delle attività didattiche (30 giugno) nonché al personale educativo.
  • A decorrere dall’anno scolastico 2025/2026, la Carta potrà essere utilizzata per l’acquisto di hardware e software, esclusivamente in occasione della prima erogazione della stessa e, successivamente, con cadenza quadriennale. Coloro che hanno percepito la Carta in uno degli anni scolastici precedenti al 2025/26, possono utilizzarla per l’acquisto di hardware e software nell’anno scolastico 2025/26 e, successivamente, con cadenza quadriennale;
  • La Carta potrà essere utilizzata per l’acquisto di servizi di trasporto di persone;
  • Sarà un decreto interministeriale, da emanare ogni 30 gennaio, a definire i criteri e le modalità di assegnazione della carta e a dividerne annualmente l’importo nominale della stessa sulla base del numero dei docenti aventi diritto.

Carta Docente, è di 500 euro?

Ma la Carta rimarrà di 500 euro? Nel decreto c’è scritto che “l’importo della carta docente è determinato, sulla base delle risorse disponibili a legislazione vigente, in relazione al numero effettivo degli aventi diritto”.

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