GPS 2026, pronta la bozza
La Tecnica della scuola
Gps 2026, ultimo incontro: le novità su scadenze, iscrizione con riserva, certificazioni informatiche e linguistiche.
Le criticità dell’anticipazione a gennaio.
Oggi, 26 novembre, si è svolta la riunione di chiusura confronto sulla bozza di Ordinanza Ministeriale delle GPS 2026/2027-2027/2028. L’Ordinanza Ministeriale, con le modifiche apportate, passerà ora al vaglio del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, prima di proseguire con il normale iter procedurale.
Le novità previste
Fra le novità che potrebbero essere inserite nella nuova O.M., secondo quando riferiscono i sindacati, potremmo trovare:
- L’anticipo dei tempi concernenti l’emanazione dell’O.M.,
- L’inserimento in prima fascia sostegno dei docenti con tre anni di servizio sul sostegno effettuati senza titolo anche non consecutivamente nell’ottennio e i docenti che hanno conseguito il titolo all’estero e che hanno pendente, il relativo procedimento di riconoscimento, o hanno in essere un contenzioso giurisdizionale per mancata conclusione del procedimento entro i termini di legge, a condizione di rinunciare a ogni domanda di riconoscimento sul sostegno avendo conseguito il titolo nei percorsi INDIRE;
- La specializzazione sul sostegno degli insegnanti tecnico pratici valutata in modo eguale alla specializzazione dei docenti;
- La possibilità d’iscriversi con riserva per chi consegue il titolo di specializzazione TFA entro giugno del 2026;
- La possibilità d’iscriversi con riserva per chi consegue il titolo di abilitante entro giugno del 2026.
Inoltre sembrerebbe essere previsto, quale titolo d’accesso il possesso della certificazione informatica riconosciuta da Accredia.
Per quanto riguarda le certificazioni informatiche, la nuova tabella titoli prevede che, per le certificazioni già presentate e valutate nei precedenti bienni di vigenza delle GPS, siano riconosciuti fino a un massimo di quattro titoli, per un totale complessivo di 2 punti.
Per le certificazioni presentate ai fini della valutazione nel biennio 2026/2027 – 2027/2028, sono invece valutabili esclusivamente quelle rilasciate da soggetti accreditati da ACCREDIA, fino a un massimo complessivo di 2 punti, comprensivi anche di eventuali titoli già riconosciuti.
L’Amministrazione ha accolto diverse richieste sindacali:
- Modifica della tabella relativa agli ITP e conseguente equiparazione del punteggio di abilitazione tra docenti tecnico-pratici e docenti teorici;
- Possibilità di frazionamento della cattedra intera;
- Mantenimento del diritto alla supplenza nei turni successivi per le disponibilità sopraggiunte;
- Dichiarazione del servizio con riserva, consentendo di maturare l’intera l’annualità di servizio prevista anche dopo la scadenza delle domande (sarà possibile sciogliere la riserva a partire dalle ore 9.00 del 15 giugno 2026 e fino alle 23.59 del 2 luglio 2026);
- Partecipazione agli interpelli fuori provincia anche senza presentazione della domanda per le 150 sedi.
L’anticipazione della scadenza delle domande rispetto al biennio precedente solleva però tre questioni:
- Tempistiche dei percorsi abilitanti: occorre garantire agli aspiranti la possibilità di conoscere per tempo l’esito delle procedure di iscrizione ai prossimi percorsi abilitanti, così da potersi inserire correttamente con riserva. Le iscrizioni sono verosimilmente previste non prima di fine febbraio, rendendo complesso l’inserimento tempestivo.
- Situazione dei laureandi: per i laureandi iscritti ai percorsi abilitanti da 60 CFU, la data limite del 30 giugno per il conseguimento del titolo abilitante potrebbe coincidere con il completamento sia della laurea sia dell’abilitazione. Tuttavia, alla chiusura delle istanze potrebbero non aver ancora ottenuto la laurea e, di conseguenza, non avere diritto all’inserimento con riserva.
- Altri percorsi formativi: molti aspiranti stanno frequentando corsi di perfezionamento, master o percorsi finalizzati al conseguimento di altri titoli culturali. La loro conclusione non è certa entro febbraio, per cui non sarà possibile inserirli con riserva.
E’ stato evidenziato che la data di delibera del certificato può non coincidere con la data di sostenimento dell’esame: per questo motivo, sostengono dal sindacato, è fondamentale che, al momento della pubblicazione del bando, sia consentito agli aspiranti di indicare la data effettiva dell’esame qualora non si sia ancora in possesso della certificazione.
È inoltre necessario chiarire se l’elenco degli organismi di certificazione accreditati debba intendersi valido alla data di pubblicazione del bando oppure se saranno considerati anche quelli che otterranno l’accreditamento nel corso del periodo di presentazione delle domande.
Gps a gennaio, quali criticità?
Il responsabile nazionale del Dipartimento dell’istruzione della Lega, Mario Pittoni, già presidente della Commissione Cultura del Senato crede che la possibilità di partire in anticipo consentirà al Ministero di evitare i problemi emersi in passato. “Capitava che ci fossero errori; spesso non c’erano i tempi tecnici per intervenire”.
Gps 2026, ecco cosa è emerso dall’incontro al Mim
Lo scorso 20 novembre, si è tenuto l’ultimo incontro tra ministero dell’Istruzione e del Merito e sindacati in merito all’OM relativa all’aggiornamento delle GPS.
Si è trattato di un incontro politico. Tra i temi oggetto dell’incontro c’è stato il problema del ripescaggio. Il Mim si è dichiarato disponibile a superare l’ingessatura del sistema, anche se ancora non si sa con quale sistema. Coloro che nel proprio turno di nomina non dovessero trovare la supplenza potranno probabilmente rientrare in gioco nei turni successivi. Questo è un grande successo, anche per limitare il contenzioso.
Un altro aspetto aveva inquietato il personale, ossia il possibile anticipo della presentazione delle domande a fine gennaio o inizio febbraio con riflesso soprattutto sulla valutazione del servizio. Anche in questo caso dobbiamo dire che l’amministrazione si è impegnata a studiare un sistema per non danneggiare chi non ha ancora raggiunto il punteggio massimo nell’a.s. 2025/2026.
Un altro importante capitolo è il diritto al completamento. L’amministrazione ha detto che bisognerà tenere conto della disponibilità delle singole scuole di andare a spezzare le disponibilità orarie piuttosto che le cattedre, ma non ha dato comunque segni di preclusione. Si troveranno modalità per consentire l’esercizio di questo diritto. Questo sistema, ossia la possibilità di frazionare le cattedre, sarà dato alle graduatorie d’istituto, non da Gps dove resta la possibilità di compilare spezzoni diversi per raggiungere il maggior numero di ore.
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