Lettere scritte contro il prof da parte dei genitori
di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola
Sono atti riservati che il dirigente deve gestire con attenzione.
Non possono essere nascoste all’attenzione del docente:
privacy, procedimento disciplinare e diritto di accesso agli atti.
Capita molto di frequente, in tutte le scuole, che qualche genitore e anche più genitori di studenti della stessa classe, scrivano delle lettere di protesta al dirigente scolastico per lamentarsi del comportamento del professore X. Queste lettere, pur essendo un atto privato e riservato tra i genitori scriventi e il dirigente scolastico, comunque acquisiscono una certa rilevanza giuridica perché rappresentano una evidente critica alla deontologia professionale di un pubblico ufficiale.
Quindi quando un dirigente riceve certe lettere, deve gestire la questione, che potrebbe anche sfuggire di mano e avere risvolti inaspettati, con evidente cura e attenzione.
Privacy e diritto di accesso agli atti
Nel caso il dirigente scolastico si trovi nella situazione, molto diffusa e usuale, di una precisa contestazione da parte delle famiglie contro un docente X, contro il metodo didattico e i comportamenti utilizzati, allora deve immediatamente accertare se si tratta di una contestazione veritiera e reale o, se oppure come potrebbe capitare, se si tratta di farneticazioni di qualche genitore sindacalista dle proprio pargolo.
Per il dirigente scolastico non è certamente difficile appurare dove sta la verità, perché ha l’opportunità di confrontarsi con i colleghi del docente X, con altri genitori degli studenti della classe, può confrontarsi con lo stesso docente X, può verificare i registri e i verbali dei consigli di classe e può mettere in atto anche altre strategie per conoscere i termini della questione.
Tuttavia non può decidere di ignorare il problema, ma lo deve affrontare e risolvere per il bene dello stesso docente X e delle famiglie.
Appare evidente che le lettere di contestazione ricevute dal dirigente scolastico da parte dei genitori, pur essendo un atto privato e riservato, quindi godendo del diritto alla privacy, non possono essere nascoste all’attenzione del docente X. È utile sapere che comunque sia, il contenuto della contestazione e delle lagnanze, sono un qualcosa che deve essere portato alla conoscenza del docente.
Quindi in presenza di tensioni o addirittura diatribe tra studenti e docenti, tra genitori e insegnanti, capita che le rimostranze e le contestazione vengano presentate da studenti e genitori in forma scritta e magari anche tramite PEC all’attenzione del dirigente scolastico con l’intento di ottenere l’attivazione di un procedimento disciplinare o, quanto meno, di misure idonee a determinare limmediata cessazione dei comportamenti ritenuti illegittimi e lesivi della dignità della persona.
In certe circostanze, il docente X contestato e criticato ha il legittimo interesse a conoscere il contenuto della contestazione e delle critiche.
Pertanto, può essere utile applicare un criterio di buon senso molto utilizzato nel campo della giurisprudenza, consentendo il legittimo accesso dell’interessato alla documentazione che lo riguarda dal punto di vista dei contenuti e delle espressioni usate, ma non consentendo per la privacy di conoscere i nominativi dei genitori.
Privacy e procedimento disciplinare
Le cose cambiano nel caso il dirigente scolastico decida di aprire un procedimento disciplinare sulla base di dichiarazioni scritte e firmate dai genitori. In quel caso l’atto utilizzato dal dirigente scolastico deve entrare nella piena disponibilità del docente che ha il legittimo diritto di conoscere gli accusatori per difendersi compiutamente dalle accuse.
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