Sindacati scuola a Roma contro la Manovra
La Tecnica della scuola
Castellana (Gilda): “Come si sopravvive con questi stipendi? Diamo dignità alla scuola con stipendi adeguati e meno burocrazia ma soprattutto una scuola di qualità e con personale di ruolo”
Oggi, 19 novembre, i sindacati della scuola sono scesi in piazza a Roma per protestare contro la Legge di Bilancio che sta affrontando al momento il suo iter parlamentare. Le sigle principali credono che la Finanziaria non stia dando assolutamente importanza alla scuola.
“Questa è una piazza molto importante, di chi ha firmato un contratto come atto di responsabilità. La vera emergenza ora è la mancanza di attenzione della politica nei confronti della scuola. Con l’emendamento a favore delle private, sembra essere tornati indietro, la scuola non è un parcheggio ma è dove si costruisce il futuro. Il precariato ormai è una piaga ventennale che si è acuita. Ricaviamo risorse per le armi ma gli insegnanti sono sempre meno. La nostra battaglia è per una scuola libera, una scuola dell’articolo 33, quella della libertà di insegnamento. Come si sopravvive con questi stipendi? Diamo dignità alla scuola con stipendi adeguati e meno burocrazia ma soprattutto una scuola di qualità e con personale di ruolo”, questo quanto ha affermato Vito Carlo Castellana, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti durante il sit in di protesta a Piazza Vidoni a Roma.
“La scuola italiana non cerca privilegi: chiede solo di poter fare il suo lavoro. Chiediamo al Governo di smettere di considerarla un capitolo di spesa e iniziare finalmente a riconoscerla come un investimento strategico per il futuro del Paese”. Lo ha affermato Giuseppe D’Aprile, intervenendo al sit-in. “La legge di bilancio 2026, oggi – sottolinea il Segretario generale Uil Scuola Rua – “non assicura risorse adeguate né al personale né al funzionamento delle scuole”.
“Siamo in piazza perché la scuola non può più aspettare. Vanno rimossi i vincoli di bilancio che la tengono bloccata, ha dichiarato D’Aprile. La manovra presenta diverse questioni aperte: taglia posti per i docenti e per il personale ATA, nonostante la necessità di organici aggiuntivi; obbliga i dirigenti a coprire internamente le supplenze brevi fino a dieci giorni con personale interno. Una misura che non introduce novità, ma segue la solita logica del risparmio e non prevede risorse strutturali per il rinnovo contrattuale 2025/27”.
“Chiediamo investimenti – ha sottolineato il Segretario – risorse aggiuntive e strutturali per i prossimi rinnovi contrattuali, valorizzazione economica del personale, finanziamento della carta docente per tutti i precari, soluzione sul fronte buoni pasto, superamento delle disparità normative tra personale di ruolo e a tempo determinato. Non servono slogan politici, servono scelte concrete.”
“Ora non ci fermiamo. Continueremo il confronto con il Governo per ottenere ulteriori risorse già nella legge di bilancio 2026. La scuola è una responsabilità nazionale, non un costo da contenere. È tempo che il Paese la tratti come tale”, ha concluso D’Aprile.
Le richieste dei sindacati
La lettera inviata ai gruppi parlamentari in vista dell’esame della Legge di Bilancio per il 2026 contiene richieste specifiche. In merito alla Manovra, in particolare, si chiede:
- Opposizione al contenimento della spesa: Si richiede di evitare misure volte a contenere i costi per le supplenze brevi, che rischiano di protrarsi per l’intero anno scolastico, compromettendo il regolare svolgimento dell’attività didattica.
. - Contrasto alla contrazione degli organici: Si evidenzia e si critica la direzione opposta data dalle politiche attuali rispetto ai bisogni del sistema, citando la precedente contrazione di 6 mila posti per il personale docente e 2 mila posti per il personale ATA.
. - Risorse aggiuntive per il rilancio: È ritenuta urgente la necessità di uno stanziamento di risorse realmente aggiuntive, specificamente finalizzate a rilanciare una politica di forte investimento sul sistema di istruzione e formazione.
Poi, in generale, si chiede la valorizzazione del lavoro di tutto il personale. In particolare:
- Aumento significativo delle retribuzioni: È necessario un significativo stanziamento nel disegno di legge per incrementare le retribuzioni in occasione del rinnovo contrattuale 2025/2027. Tale azione è indispensabile per porre rimedio alla condizione di svantaggio retributivo del personale scolastico rispetto ad altre categorie di dipendenti dello Stato e ai parametri internazionali.
. - Accelerazione del rinnovo 2025/27: È una priorità assoluta giungere quanto prima a un positivo rinnovo del CCNL 2025/27. Si chiede di porre fine alla consuetudine di rinnovi che avvengono ben oltre la scadenza, per tutelare più efficacemente il potere d’acquisto delle retribuzioni.
. - Equiparazione normativa ed economica: Si chiede di superare ogni discriminazione del trattamento economico e normativo a danno del personale precario.
. - Rifinanziamento e estensione della Carta Docente: Si richiede di incrementare il finanziamento della card docenti affinché sia possibile mantenere invariato l’attuale importo pro capite di 500 euro annui. Inoltre, si chiede di estendere tale beneficio al personale con contratto a tempo determinato.
. - Riconoscimento dei buoni pasto: Si chiede che venga resa concretamente attuabile la disposizione, contenuta nel parere della 7ª Commissione del Senato, relativa al riconoscimento dei buoni pasto a tutto il personale scolastico.
Legge di Bilancio, quali misure per la scuola?
Tra le varie misure, all’articolo 106 della bozza divulgata da Il Corriere della Sera, uno di quelli che si occupa di istruzione, c’è una misura che riguarda le supplenze.
L’articolo va a modificare la legge 107 del 2015, la buona scuola di Renzi. Ecco cosa prevede la Manovra: il dirigente scolastico deve effettuare salvo motivate esigenze di natura didattica, le sostituzioni dei docenti assenti su posto comune delle scuole secondarie di primo e secondo grado per la copertura di supplenze temporanee fino a dieci giorni con personale dell’organico dell’autonomia.
Per le sostituzioni dei docenti su posti di sostegno e degli insegnanti di scuola primaria, il dirigente scolastico può effettuare le sostituzioni per la copertura di supplenze temporanee fino a dieci giorni con personale dell’organico dell’autonomia. Il personale dell’organico dell’autonomia, ove impiegato in gradi di istruzione inferiore, conserva il trattamento stipendiale del grado di istruzione di appartenenza.
Concorso per Dirigente Tecnico – al via il corso per la prova scritta
|
|---|
|
|
|
|
.

