Compensi esami di Maturità, si prevedono novità?

di Daniele Di Frangia, La Tecnica della scuola

Siamo fermi alle tabelle del 2007, tanto per intenderci il ministro Fioroni.
Bisogna rivedere dopo 18 anni le tabelle.

 

Nel corso della diretta della Tecnica risponde live di giovedì 6 novembre, sul Decreto Scuola 127 in Gazzetta Ufficiale, un’ascoltatrice ha posto la seguente domanda:

“Quali novità per la retribuzione degli esami di Stato negli istituti superiori? È mai possibile che un lavoro obbligatorio così extra responsabile venga pagato così miseramente? E pure in ritardo?”

Questa la risposta dell’esperto di normativa scolastica, prof. Lucio Ficara:

“Una questione che se verrà esaminata, deve essere esaminata per via contrattuale e dunque attraverso la contrattazione tra i sindacati e il ministero e dunque l’ARAN. Siamo fermi alle tabelle del 2007, tanto per intenderci il ministro Fioroni. Sono passati 18 anni e le cifre, le tabelle di riferimento sono e rimangono quelle lì. Nel frattempo sono passati dei contratti, oltre il contratto dell’epoca 2006-2009, poi abbiamo avuto un blocco contrattuale quasi decennale, dopodiché il 16-18, il 19-21 e adesso il 22-24. Nonostante tutti questi passaggi di carattere contrattuale, invece per i compensi degli esami di Stato siamo fermi.

Sarebbe maturo il tempo per riprendere quelle tabelle, rivederle alla luce dei nuovi contratti. Rivedere dopo 18 anni le tabelle sia per i compensi effettivi e magari riportare sul piano gli interni e gli esterni. Visto che c’è un risparmio di spesa (le commissioni diminuiscono), allora si potrebbe rivedere magari trovando nelle pieghe del bilancio del Ministero altri fondi per dare slancio all’accessorio degli esami di Stato, sia per le diarie che per quanto riguarda il compenso stipendiale”.

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