Nuovo contratto scuola: aumenti medi mensili di 150 euro per gli insegnanti
da il sole 24 ore
Se arriva la firma via libera a una tantum di 142 euro e ad arretrati medi di circa 1.450 euro.
Circa 150 euro di aumento medio, 149,88 per l’esattezza. È questa la cifra forse più attesa per gli insegnanti che potrebbe essere sbloccata dal Ccnl 2022/24. Si tratta di un incremento del 6%. Per il personale tecnico-amministrativo, il personale Ata, l’aumento medio mensile è di circa 110 euro (109,78).
Riunione decisiva
Oggi si riprende la trattativa all’Aran con le organizzazioni sindacali, che potrebbe – il condizionale è tuttavia d’obbligo – essere decisiva, alla luce anche del mutato atteggiamento della Uil che nel giro di due giorni ha apposto la sua firma sul Ccnl degli enti locali e, ieri, delle funzioni centrali.
La platea interessata
Il Ccnl 2022/24 del maxi comparto Istruzione e Ricerca interessa circa 1,2 milioni di addetti, di cui 850mila docenti. Sul piatto, per effetto delle precedenti leggi finanziarie, ci sono circa 3 miliardi di euro, a cui si sono aggiunti i 240 milioni stanziati nel decreto Maturità convertito in legge la scorsa settimana. Con questo rabbocco di risorse, sempre per gli insegnanti, arriverà anche l’una tantum pari a 142 euro medi. Se il Ccnl sarà poi firmato (o lo sarà comunque entro l’anno) si sbloccheranno anche gli arretrati che l’Aran nei giorni scorsi ha quantificato in circa 1.450 euro medi.
«Penso che ci siano le condizioni per la firma anche della scuola – ha detto dai microfoni di Radio24, il ministro della Pa, Paolo Zangrillo -. Mi sono confrontato in questi giorni con il presidente di Aran, Antonio Naddeo che con la sua squadra sta facendo un lavoro eccellente, e devo dire che le sensazioni sono buone».
La nuova formazione incentivata
Al netto della parte economica, importante per un comparto sempre nei bassifondi delle classifiche retributive nella Pa e anche nel confronto con i loro colleghi europei come confermano gli ultimi dati appena raccolti da Eurydice, un’altra sfida importante del Ccnl 2022-24 è il decollo del nuovo sistema di formazione incentivata per gli insegnanti. Dal 2026/27 è infatti prevista la partenza dei cicli triennali di formazione che dovranno essere tarati o sullo svolgimento di compiti aggiuntivi (le funzioni strumentali già oggi previste o il ruolo di tutor e orientatore) oppure sul rafforzamento dell’offerta formativa. In base a quanto contenuto nell’atto di indirizzo per il Ccnl 2022/24, chi supererà con una valutazione positiva il primo triennio otterrà una prima “una tantum” e lo stesso accadrà alla fine del secondo. Chi terminerà anche il terzo ciclo triennale vedrà l’incentivo economico trasformarsi in strutturale. Il quantum dipenderà, innanzitutto, dalle risorse a disposizione che partiranno da 40 milioni nel 2026 per arrivare a 312 milioni nel 2031. E, poi, dal numero dei beneficiari.

