Perché la carta del docente arriva a gennaio 2026
Informazione scuola
I supplenti aventi diritto sono nominati dagli AT per scorrimento delle GPS fino al il 31 dicembre 2025.
Per la carta del docente e per la sua entità, i docenti di ruolo e i supplenti annuali con nomina dell’AT dovranno aspettare gennaio.
La Carta del docente che non arriva, questa sembra essere ormai l’unica preoccupazione dei docenti italiani mentre si sta definitivamente sancendo la regressione della loro retribuzioni e grigi nuvoloni si addensano sulle loro teste.
La carta del docente, di cui spesso si è fatto un uso improprio e sarebbe il caso che la Finanza indaghi sui commercianti disonesti, è stata istituita 10 anni fa dalla vituperata legge 107 nel 2015, legge voluta dall’allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Da questo bonus annuale pari a 500 euro è stato esteso lo scorso anno solo ai docenti con contratto a tempo determinato con contratto al 31 agosto, ma recentemente con il Decreto Scuola è stato esteso alla platea ben più ampia dei supplenti con contratto a tempo determinato al 30 giugno.
L’aumento della platea dei beneficiari implica una ridererminazione della carta del docente originariamente destinata ai soli docenti con contratto a tempo indeterminato.
Sarà un decreto interministeriale, dopo aver determinato il numero esatto degli aventi diritto a quantificare l’entità della Carta del docente per l’anno scolastico 2025/26.
Poiché i supplenti aventi diritto sono nominati dagli AT per scorrimento delle GPS fino al il 31 dicembre 2025, successivamente saranno i DS a nominare, i docenti avranno il bonus non prima di gennaio 2026.

