Carta docente, Frassinetti: “Erogazione a gennaio 2026. Nessun ritardo”
di Andrea Carlino, Orizzonte Scuola
Carta docente, Frassinetti: “Erogazione non prima di gennaio 2026.
Bonus dopo la definizione dei beneficiari. Nessun ritardo”.
Durante l’interrogazione presentata dalla deputata Irene Manzi (Partito Democratico) sulla Carta Docente — il bonus ministeriale dedicato alla formazione dei docenti — la sottosegretaria Paola Frassinetti ha illustrato le ultime novità in ambito legislativo.
Frassinetti ha ripercorso l’iter: “La Carta del docente è stata istituita dalla legge 107/2015 con il governo Renzi, ma la disciplina ha subito da subito un ampio contenzioso, come segnalato anche dalla Corte di Giustizia UE nel luglio scorso, che ha evidenziato la necessità di estendere il beneficio anche ai docenti a tempo determinato fino al 30 giugno.”
La sottosegretaria ha sottolineato come l’attuale governo abbia già operato un progressivo adeguamento della normativa nazionale alle indicazioni europee, estendendo inizialmente il bonus ai docenti con contratto annuale al 31 agosto e incrementando le risorse (10 milioni nel 2023, 60 milioni a regime con la legge di Bilancio 2025).
Ampliamento della platea: la sentenza UE e il Decreto Legge 127/2025
Come ricordato da Frassinetti, l’ultima sentenza della Corte di Giustizia Europea del 3 luglio scorso ha imposto un ulteriore intervento, recepito rapidamente con l’approvazione del Decreto Legge 127/2025. Da ora la Carta Docente viene attribuita anche ai docenti con supplenza “fino al termine delle attività didattiche”, ovvero al 30 giugno. La platea si consolida entro il 31 dicembre dell’anno scolastico di riferimento.
Frassinetti ha chiarito: “Non sussistono ritardi né impedimenti nell’erogazione o nell’utilizzo della Carta, ma l’ampliamento richiede nuove tempistiche, perché la definizione dei beneficiari sarà possibile da gennaio di ogni anno, dopo aver individuato i supplenti fino a fine delle attività didattiche.”
Tempistiche e funzionamento
Il bonus sarà quindi disponibile dal gennaio di ciascun anno scolastico, quando sarà completata la definizione degli aventi diritto, permettendo di includere anche chi ha un contratto fino al 30 giugno. Frassinetti assicura: “Lo si ribadisce, potrà essere assegnata solo quando sarà individuata la platea dei docenti supplenti.”
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