Pensioni, dal 2027 ok all’aumento dell’età pensionabile
di Valerio Damiani, PensioniOggi
L’età pensionabile tornerà a crescere dal 1° gennaio 2027. Lo conferma il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in conferenza stampa dopo il Cdm che ha dato il via libera alla bozza sulla Legge di Bilancio 2026. L’adeguamento sarà di un mese dal 1° gennaio 2027, e di altri due mesi dal 1° gennaio 2028.
In definitiva dal 1° gennaio 2027 la pensione di vecchiaia si raggiungerà con 67 anni ed un mese di età oltre a 20 anni di contribuzione; dal 1° gennaio 2028 con 67 anni e tre mesi. Per la pensione anticipata si sale dagli attuali 42 anni e 10 mesi a 42 anni e 11 mesi e a 43 anni ed un mese di contributi dal 1° gennaio 2028. Per le donne i requisiti sono, come noto, ridotti di un anno. Resta ferma, la finestra mobile di tre mesi per chi utilizza la pensione anticipata.
Saliranno anche i requisiti per la pensione anticipata contributiva: dagli attuali 64 anni e 20 anni di contribuzione effettiva si salirà a 64 anni ed un mese e 20 anni ed un mese di contribuzione effettiva (qui, infatti, si adegua anche il requisito contributivo) dal 1° gennaio 2027 e a 64 anni e 3 mesi e 20 anni e tre mesi di contribuzione effettiva dal 1° gennaio 2028. Resta ferma la finestra mobile di tre mesi. Unica consolazione: l’adeguamento non scatterà per i lavori gravosi e gli usuranti. Il Ministro Giorgetti ha dichiarato che questa è la «proposta» del Governo lasciando la possibilità che il Parlamento nel 2026 stabilisca diversamente.
All’interno del provvedimento dovrebbe trovare spazio anche la consueta proroga di Ape sociale, Opzione Donna e Pensione Anticipata Flessibile ed un aumento di 20 euro mensili per le pensioni minime. Ma su questi aspetti occorrerà attendere la trasmissione in Parlamento del testo definitivo atteso per la fine del mese ottobre dopo il disco verde di Bruxelles.