Carta docente 2025/26, ancora niente bonus

La Tecnica della scuola

Il bonus 2025/2026 non è stato accreditato.
Tanti disagi per gli insegnanti, dai corsi di formazione ai biglietti per Didacta.

 

Ottobre è arrivato ed ancora nessuna novità in merito alla carta del docente 2025. Maquando sarà attivata? Molto probabilmente entro due settimane.

Didacta Trentino in arrivo, ingresso con carta docente ma il bonus 2025/2026 non è stato accreditato

Nel frattempo non sono pochi i disagi per gli insegnanti: il bonus di 500 euro serve, tra le varie cose, per acquistare corsi di formazione o per biglietti di eventi culturali. Tra questi, ad esempio, la Fiera Didacta, il cui spin off, in Trentino, inizierà il prossimo 22 ottobre.

Ricordiamo che con la carta del docente è possibile acquistare il biglietto di ingresso a Didacta. In base al tipo di ticket, è possibile partecipare ad un certo numero di attività formative.

L’anno scorso il bonus di 500 euro è stato reso disponibile per gli insegnanti a metà ottobre, per la precisione il 14, dopo un lungo mese di attesa: negli anni precedenti, per quasi un decennio è stato infatti attivato a settembre.

Quest’anno, inoltre, bisogna attendere innanzitutto un decreto, questa la novità rispetto al passato.

Carta docente, importo ridotto?

Come abbiamo scritto, il 3 giugno scorso, con voto di fiducia, la Camera ha approvato in via definitiva la conversione in legge del decreto n. 45/2025. Tra le modifiche principali introdotte durante l’iter parlamentare c’è l’articolo 6-bis, che interviene sulla Carta del docente alla luce delle sentenze che negli anni hanno riconosciuto il diritto al bonus anche ai docenti a tempo determinato, purché con incarico fino al 30 giugno o al 31 agosto.

Finora l’importo della Carta era sempre stato pari a 500 euro annui. Dal 2025/2026, invece, non sarà più garantito questo valore: l’importo verrà stabilito di anno in anno, con un decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito di concerto con il MEF, in base al numero complessivo dei docenti beneficiari. È prevedibile quindi una riduzione dell’importo, soprattutto se il diritto sarà riconosciuto anche ai supplenti brevi che completano l’anno scolastico.

Il sondaggio della Tecnica della Scuola

Per meglio comprendere come considerano i docenti la card annuale per la loro formazione, La Tecnica della Scuola ha condotto un sondaggio tra gli insegnanti italiani: dall’indagine – che lo scorso ottobre ha coinvolto 3.174 lettori di tutto il Paese, con partecipazioni infatti da Nord, Sud e Isole – risulta che la Carta del docente continua a essere considerata un supporto importante, anche se non immune da critiche.

 

La prima domanda posta ai partecipanti riguardava l’utilità della Carta del Docente: ebbene, la stragrande maggioranza dei docenti (il 87,8%) si è espressa positivamente, confermando che questo strumento rappresenta un valido supporto per le loro esigenze. Tuttavia, non sono mancate voci critiche: alcuni partecipanti hanno sottolineato come la carta sia utile solo in quanto rappresenta una risorsa aggiuntiva, ma hanno messo in evidenza limiti e criticità.

Un docente ha affermato: “È utile come qualsiasi emolumento, ma è vergognoso che si debba dipendere da questo strumento per migliorare la propria formazione”.

Un altro ancora ha fatto emergere la “rosa” troppo ridotta di attrezzature e prodotti acquistabili con la card: “È molto utile, ma dovrebbe permettere di comprare una gamma maggiore di prodotti utili all’insegnante che ora non sono compresi. Ad esempio materiali di cancelleria che spesso nelle scuole scarseggiano, stampanti…ecc. Non trovo utile invece sia, ad esempio, permesso di andare al cinema a vedere qualsiasi cosa o ai concerti di qualsiasi cantante”.

 

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