Regole per l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale sul lavoro e nella Pubblica Amministrazione
da sinergie di scuola
Tra finalità, tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori e trasparenza: in Gazzetta Ufficiale la Legge 132/2025.

Aulla G.U. Serie Generale n. 223 è stata pubblicata la Legge 23 settembre 2025, n. 132, recante “Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale.”.
Segnaliamo in particolare gli articoli 11 e 14.
L’articolo 11 si concentra sull’uso dell’IA nel contesto lavorativo, specificando che deve migliorare le condizioni e la produttività dei lavoratori, garantendo al contempo sicurezza, trasparenza e rispetto della dignità umana e della riservatezza dei dati. Inoltre, richiede che l’IA nella gestione del rapporto di lavoro prevenga le discriminazioni e tuteli i diritti inviolabili del lavoratore.
Parallelamente, l’articolo 14 disciplina l’uso dell’IA nella Pubblica Amministrazione (PA), con l’obiettivo di aumentare l’efficienza, ridurre i tempi procedurali e migliorare la qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese. Questo articolo chiarisce che l’IA deve fungere da strumento di supporto, mantenendo la persona come unica responsabile dei provvedimenti, e richiede alla PA l’adozione di misure per garantirne un utilizzo responsabile e tracciabile.
Finalità dell’uso dell’IA nel Lavoro
L’intelligenza artificiale in materia di lavoro è impiegata per raggiungere i seguenti scopi, in conformità al diritto dell’Unione europea:
- Migliorare le condizioni di lavoro.
- Tutelare l’integrità psicofisica dei lavoratori.
- Accrescere la qualità delle prestazioni lavorative.
- Accrescere la produttività delle persone.
È fondamentale che, nell’organizzazione e nella gestione del rapporto di lavoro, l’IA garantisca l’osservanza dei diritti inviolabili del lavoratore. L’uso dell’IA non deve in alcun modo portare a discriminazioni basate sul sesso, sull’età, sulle origini etniche, sul credo religioso, sull’orientamento sessuale, sulle opinioni politiche e sulle condizioni personali, sociali ed economiche. Inoltre, l’utilizzo dell’IA in questo ambito deve essere sicuro, affidabile, trasparente e non può svolgersi in contrasto con la dignità umana né violare la riservatezza dei dati personali.
Finalità dell’uso dell’IA nella Pubblica Amministrazione
Le pubbliche amministrazioni utilizzano l’intelligenza artificiale con l’obiettivo primario di:
- Incrementare l’efficienza della propria attività.
- Ridurre i tempi di definizione dei procedimenti.
- Aumentare la qualità e la quantità dei servizi erogati ai cittadini e alle imprese.
Nella PA, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale avviene in funzione strumentale e di supporto all’attività provvedimentale. Questo utilizzo deve avvenire nel rispetto dell’autonomia e del potere decisionale della persona, che rimane l’unica responsabile dei provvedimenti e dei procedimenti in cui l’IA è stata impiegata. Le amministrazioni devono inoltre adottare misure tecniche, organizzative e formative per garantire un utilizzo responsabile dell’IA e per sviluppare le capacità trasversali degli utilizzatori.
Infine, la PA è tenuta ad assicurare agli interessati la conoscibilità del funzionamento dell’IA e la tracciabilità del suo utilizzo.
Bilanciamento tra efficienza dell’IA e tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori
Il bilanciamento tra l’efficienza derivante dall’uso dell’intelligenza artificiale (IA) e la tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori è gestito attraverso l’imposizione di specifici obblighi e garanzie che vincolano l’uso dell’IA in ambito lavorativo (art. 11).
Le finalità legate all’efficienza e al miglioramento delle prestazioni (come l’accrescimento della qualità delle prestazioni lavorative e della produttività delle persone) sono perseguite a condizione che siano rispettate le tutele fondamentali.
I meccanismi che assicurano questo bilanciamento sono i seguenti:
Garanzia dei diritti inviolabili
L’IA, nell’organizzazione e nella gestione del rapporto di lavoro, deve garantire l’osservanza dei diritti inviolabili del lavoratore.
Divieto di discriminazione
L’uso dell’IA non può in alcun modo portare a discriminazioni. Le discriminazioni sono specificamente vietate in funzione di:
- Sesso, età e origini etniche.
- Credo religioso e orientamento sessuale.
- Opinioni politiche e condizioni personali, sociali ed economiche.
Prescrizioni funzionali ed etiche
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito lavorativo è soggetto a vincoli di natura etica e tecnica:
- Deve essere sicuro, affidabile e trasparente.
- Non può svolgersi in contrasto con la dignità umana.
- Non può violare la riservatezza dei dati personali.
Obbligo di informazione
Il datore di lavoro o il committente ha l’obbligo di informare il lavoratoredell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, secondo le modalità previste dalla normativa vigente.
Misure di trasparenza, affidabilità e responsabilità previste per l’uso dell’IA
L’uso dell’intelligenza artificiale nella Pubblica Amministrazione (è disciplinato da specifiche misure volte a garantire la trasparenza, la responsabilità e un utilizzo adeguato.
Trasparenza e conoscibilità
Per quanto riguarda la trasparenza, la PA è tenuta ad assicurare agli interessati la conoscibilità del funzionamento dell’IA e la tracciabilità del suo utilizzo.
Queste garanzie sono fondamentali per permettere ai cittadini e alle imprese di comprendere come l’IA viene impiegata nei servizi erogati e nei procedimenti amministrativi.
Responsabilità (Accountability)
Le disposizioni normative definiscono chiaramente il ruolo dell’IA e la responsabilità umana:
- Funzione strumentale: l’utilizzo dell’IA nella PA avviene in funzione strumentale e di supporto all’attività provvedimentale.
- Responsabilità uUmana: l’uso dell’IA deve avvenire nel rispetto dell’autonomia e del potere decisionale della persona. La persona resta l’unica responsabile dei provvedimenti e dei procedimenti in cui l’IA sia stata utilizzata.
Affidabilità e uso responsabile
Per assicurare un utilizzo affidabile e responsabile dell’IA, le pubbliche amministrazioni devono adottare specifiche misure:
- Misure: devono essere adottate misure tecniche, organizzative e formative.
- Finalità: queste misure sono finalizzate a garantire un utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale.
- Sviluppo di competenze: tali misure mirano anche a sviluppare le capacità trasversali degli utilizzatori.