Concorso docenti PNRR 3: informativa sui bandi per 58.000 posti. La FLC CGIL critica i concorsi banditi a raffica in presenza di idonei da assumere

da flcgil.it

Il concorso è previsto entro dicembre, ammessi con riserva i docenti che si abilitano o specializzano entro il 31 gennaio e in possesso di titoli esteri.

Lunedì 23 settembre il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha fornito alle organizzazioni sindacali l’informativa sui nuovi bandi di concorso per l’immissione in ruolo di docenti per posto comune e di sostegno nella scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, i cosiddetti concorsi PNRR 3.

Sono previsti 30.759 posti per la scuola secondaria e 27.376 posti per la scuola primaria e dell’infanzia.

I requisiti per la partecipazione sono il possesso dei titoli abilitanti all’insegnamento previsti dalla normativa per la specifica classe di concorso o tipo di posto e/o la specializzazione sul sostegno nel grado di istruzione prescelto.

Per la scuola secondaria, compresi i posti di insegnante tecnico – pratico, possono partecipare anche coloro che, pur non avendo un titolo abilitante, abbiano svolto entro il termine per la presentazione delle domande un servizio di almeno tre anni presso le istituzioni scolastiche statali nei cinque anni precedenti.

Coloro che hanno conseguito i titoli all’estero e hanno presentato domanda di riconoscimento entro i termini di chiusura delle istanze per la partecipazione al concorso sono ammessi al concorso con riserva nelle more della conclusione dell’iter per il riconoscimento del titolo conseguito.

Gli iscritti ai percorsi abilitanti e ai corsi di specializzazione sul sostegno per l’anno 2024/25 che conseguiranno il titolo entro il 31 gennaio 2026 sono ammessi al concorso con riserva che potrà essere sciolta a partire dal 20 gennaio, fino al 5 febbraio 2026.

Prevista, come per i precedenti concorsi legati al PNRR, una prova scritta computer based comprensiva di quesiti sulle competenze digitali e sulla conoscenza della lingua inglese, e una prova orale con prova pratica (per le classi di concorso che la prevedono).

Alla prova orale è ammesso un numero massimo di docenti pari a tre volte i posti messi a bando nella regione per la singola classe di concorso o tipologia di posto. Sia per la prova scritta che per l’orale il punteggio minimo per il superamento della prova è di 70/100. Ai titoli accademici, scientifici e professionali è assegnato un punteggio massimo di 50 punti.

È possibile presentare domanda in un’unica regione, per una sola classe di concorso distintamente per la scuola secondaria di primo e secondo grado e per le relative procedure sul sostegno.

Le istanze resteranno aperte per 20 giorni in tutto.

L’amministrazione ci ha informato che il Ministero è in attesa dell’autorizzazione definitiva relativa ai posti e che in linea di massima si prevede la presentazione delle domande intorno alla metà di ottobre.

Il concorso, per raggiungere il target PNRR, dovrà produrre graduatorie con almeno 30 mila aspiranti entro il 30 giugno 2026.

Le graduatorie del concorso per i vincitori saranno a esaurimento e saranno integrate per un triennio da graduatorie dei candidati risultati idonei nella misura del 30% dei posti messi a concorso.

La FLC CGIL conferma il giudizio fortemente negativo rispetto alla scelta di bandire concorsi a raffica senza tutelare chi un concorso lo ha già superato e denuncia come il concorso ad oggi venga proposto senza conoscere la situazione delle immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2025/26, la capienza delle graduatorie di merito vigenti né i numeri dei docenti che hanno superato i concorsi precedenti, a partire dagli idonei 2020 fino agli Idonei PNRR. Nessuna informazione inoltre sulla distribuzione dei circa 58.000 posti messi a bando. Il rischio è quello di bandire un concorso dove ci sono già graduatorie capienti e idonei da assumere, per i quali il calvario della precarietà rischia di allungarsi ulteriormente.

La FLC CGIL critica inoltre la tempistica del concorso, le cui istanze rischiano di restare aperte troppo poco tempo, impedendo ai partecipanti di ricevere la dovuta assistenza nella compilazione delle istanze e di fare scelte consapevoli e ponderate.

Infine, la FLC CGIL ha chiesto che fosse consentito l’accesso al concorso ai docenti che stanno frequentando il X ciclo del corso di specializzazione nel sostegno didattico agli alunni con disabilità

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