Dichiarazione dei servizi dei neoassunti
di Massimiliano Esposito, Infoscuola24
Tutti i docenti e gli ATA assunti in ruolo dal 1° settembre 2025 devono presentare su Istanze Online
la dichiarazione dei servizi entro fine mese.
È obbligatoria anche in assenza di servizi da dichiarare. Attenzione a non confondere questo adempimento con la ricostruzione di carriera.
L’avvio dell’anno scolastico porta con sé non solo lezioni, registri elettronici e programmazioni, ma anche incombenze amministrative spesso poco conosciute. Tra queste spicca la dichiarazione dei servizi, che tutti i neoassunti nella scuola devono compilare entro 30 giorni dalla presa di servizio.
Per i docenti e ATA che hanno firmato il contratto a tempo indeterminato il 1° settembre 2025, il termine ultimo è fissato al 30 settembre 2025.
La procedura si svolge tramite la piattaforma ministeriale Istanze Online, diventata ormai il canale di riferimento per questo tipo di pratiche.
Il quadro normativo
La dichiarazione dei servizi non è una novità introdotta di recente. Si tratta infatti di un adempimento previsto da oltre cinquant’anni dall’articolo 145 del DPR n. 1092/1973, che obbliga i dipendenti statali a dichiarare, al momento dell’assunzione, tutti i servizi di ruolo e non di ruolo prestati in precedenza.
Un’ulteriore precisazione è contenuta nell’articolo 7 della legge n. 444/1985, che stabilisce il termine massimo di 30 giorni dalla presa di servizio.
In sostanza, entro il primo mese dall’ingresso in ruolo bisogna “fotografare” il proprio percorso lavorativo e formativo, dichiarandolo all’amministrazione.
Cosa va dichiarato
L’obbligo riguarda non solo i servizi scolastici ma anche una serie di esperienze che spesso vengono dimenticate.
Esempi pratici:
Docente che ha svolto supplenze: chi ha insegnato per anni con contratti a tempo determinato deve elencare tutti i periodi di servizio prestati.
Servizio militare: un insegnante che ha svolto il servizio militare di leva deve inserirlo, perché si tratta di servizio utile ai fini giuridici.
Esperienze in altri enti pubblici: un collaboratore scolastico che in passato ha lavorato per un Comune o il Servizio Civile deve dichiararlo.
Praticantato professionale: un docente tecnico-pratico che ha svolto periodo di tirocinio o pratica professionale in base all’art. 13 del DPR 1092/1973 è tenuto a indicarlo.
Un dettaglio importante: la dichiarazione va comunque compilata anche se non si hanno servizi da indicare. In questo caso si presenta una dichiarazione negativa.
Dichiarazione dei servizi e ricostruzione di carriera: due adempimenti diversi
Uno degli errori più comuni è confondere la dichiarazione dei servizi con la domanda di ricostruzione di carriera.
La dichiarazione dei servizi: va presentata subito, entro 30 giorni dalla presa di servizio. Serve per mettere agli atti tutte le esperienze lavorative e formative.
La ricostruzione di carriera: si richiede solo dopo il superamento dell’anno di prova. È il procedimento che riconosce giuridicamente ed economicamente i servizi già svolti, incidendo sugli scatti stipendiali.
Esempio pratico
Una docente assunta in ruolo il 1° settembre 2025 deve entro il 30 settembre compilare la dichiarazione dei servizi, indicando le supplenze svolte negli anni precedenti.
Solo dal 2026, dopo aver superato l’anno di prova, potrà presentare domanda di ricostruzione di carriera per ottenere il riconoscimento economico di quelle supplenze.
Modalità di presentazione
Accedendo al portale Istanze Online, nella sezione dedicata alla dichiarazione dei servizi, il sistema guida passo dopo passo all’inserimento delle informazioni. Al termine, la domanda viene inviata direttamente alla segreteria scolastica di titolarità.
Casi particolari: docenti finalizzati al ruolo e personale ATA
Docenti con contratto a tempo determinato finalizzato al ruolo: non devono presentare ora la dichiarazione. L’adempimento scatterà solo l’anno successivo, quando verranno assunti a tempo indeterminato e avranno superato l’anno di prova.
Personale ATA: per gli ATA l’obbligo è immediato. Non esiste infatti un percorso di “finalizzazione al ruolo”: appena assunti a tempo indeterminato devono presentare la dichiarazione entro 30 giorni.
Esempio pratico
Un collaboratore scolastico assunto in ruolo il 1° settembre 2025 deve entro fine mese compilare la dichiarazione dei servizi. Se ha lavorato in passato come LSU, con contratti a termine in Comune o con supplenze ATA, deve inserirli tutti.
Perché è importante rispettare la scadenza
La dichiarazione dei servizi non ha effetti economici immediati, ma rappresenta la base documentale su cui si costruirà la carriera futura.
Saltare questo passaggio può comportare:
- ritardi nelle pratiche di ricostruzione di carriera;
- difficoltà nel riconoscimento dei periodi pregressi;
- richieste di integrazione documentale da parte delle segreterie.
In altre parole, rispettare i tempi ed essere precisi oggi evita complicazioni burocratiche domani.