Periodo di prova docenti 2025/26
di Dario Catapano
La guida completa con regole, esoneri ed esempi pratici.
Una sintesi operativa per i neoassunti e per chi affronta passaggi di ruolo. Chi deve svolgerlo, chi è esentato, come si calcolano i giorni, cosa succede in caso di rinvio o part-time e quali attività formative sono previste
Che cos’è il periodo di prova
Il periodo di formazione e prova è un passaggio obbligatorio per i docenti neoimmessi in ruolo e per alcuni casi particolari (es. passaggi di ruolo). È disciplinato dal D.Lgs. 59/2017, dal DM 226/2022 e dalle note annuali del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Per il superamento è richiesto lo svolgimento di un servizio minimo, la frequenza di attività formative e il giudizio positivo del Comitato di valutazione.
Chi deve svolgerlo nell’a.s. 2025/26
Sono tenuti all’anno di formazione e prova:
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Neoassunti a tempo indeterminato, inclusi i vincitori abilitati dei concorsi PNRR1 e PNRR2.
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Docenti con proroga o rinvio dell’anno di prova.
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Docenti che non hanno superato la prova negli anni precedenti.
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Docenti con passaggio di ruolo (es. da I grado a II grado o da primaria a secondaria).
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Docenti assunti a tempo determinato con procedure straordinarie (GPS I fascia sostegno, concorso straordinario bis, art. 5 DL 44/2023, art. 59 DL 73/2021).
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Immissioni con decorrenza giuridica 2024/25 ed economica 2025/26, se in possesso dei requisiti di servizio.
Chi è esonerato
Non devono ripetere l’anno di prova i docenti che:
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lo hanno già superato nello stesso grado (indipendentemente dalla classe di concorso o dal tipo di posto, comune o sostegno);
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rientrano in un precedente ruolo in cui lo hanno già completato;
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sono stati assunti con riserva ma hanno superato positivamente il periodo;
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hanno ottenuto trasferimenti o passaggi di cattedra all’interno dello stesso grado;
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sono passati da posto comune a sostegno (o viceversa) nello stesso grado.
Esempio: una docente che ha superato l’anno di prova in A022 (italiano alle medie) e poi ottiene il ruolo in A028 (matematica e scienze nello stesso grado) non deve ripeterlo.
Requisiti minimi di servizio
Per superare l’anno di prova occorre:
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180 giorni di servizio complessivo, di cui almeno 120 di attività didattiche;
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superare il colloquio finale con test;
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ottenere la valutazione positiva del Comitato e del DS.
Cosa rientra nei 180 giorni
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giorni di lezione e attività scolastiche;
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domeniche e festivi;
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vacanze natalizie e pasquali;
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scrutini ed esami di Stato;
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corsi di formazione/aggiornamento indetti dall’amministrazione;
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il primo mese di maternità obbligatoria.
Non rientrano: ferie, permessi, aspettativa, malattia (oltre i limiti previsti).
Cosa rientra nei 120 giorni
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giorni effettivi di insegnamento;
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attività di progettazione, valutazione, collegiali;
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attività didattiche in modalità DDI o DAD.
Part-time e proporzioni
Per i docenti con orario ridotto, i giorni richiesti sono proporzionati.
Esempi pratici:
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Cattedra 12 ore su 18 → 120 giorni di servizio + 80 di didattica.
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Cattedra 9 ore su 18 (50%) → 90 giorni di servizio + 60 di didattica.
Resta comunque obbligatorio svolgere tutte le 50 ore di formazione.
Rinvio del periodo di prova
Se il docente non riesce a raggiungere i 180/120 giorni (es. per maternità, congedo parentale o lunghe assenze), il periodo viene rinviato all’anno successivo.
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Il rinvio non ha limiti, ma in caso di esito negativo il periodo può essere prorogato una sola volta.
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Durante il rinvio:
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non si può presentare domanda di mobilità,
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è ammessa la domanda di assegnazione provvisoria solo con deroghe (es. figli <16 anni, disabilità).
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Attività formative
Il percorso prevede 50 ore complessive:
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6 ore di incontri in presenza organizzati dagli USR o scuole polo;
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laboratori formativi (inclusione, innovazione, gestione classe, valutazione, ecc.);
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peer to peer e osservazione reciproca con il tutor;
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20 ore di formazione online (piattaforma INDIRE).
Il tutor accompagna il docente, supporta nella compilazione del bilancio di competenze e partecipa anche alla valutazione finale.
Valutazione finale
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Colloquio con il Comitato di valutazione e il DS.
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Presentazione del portfolio professionale e delle attività svolte.
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Discussione delle osservazioni di DS e tutor.
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Test finale per verificare le competenze acquisite.
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Se positivo → conferma in ruolo.
Esempi pratici
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Caso 1: Maria, neoassunta in A046 (scienze giuridiche), ha un contratto part-time a 9 ore. Dovrà svolgere 90 giorni di servizio e 60 di didattica, più 50 ore di formazione.
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Caso 2: Luca, docente già di ruolo su sostegno alle superiori, vince concorso su matematica nello stesso grado. Non deve ripetere l’anno di prova.
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Caso 3: Sara, neoassunta ma in maternità obbligatoria dal 1° settembre al 31 gennaio, potrà conteggiare il primo mese di astensione ma non raggiungerà i 180 giorni → il periodo sarà rinviato all’anno successivo.