Carta del docente 2025/26, non sarà più di 500 euro

La Tecnica della scuola

Carta del docente 2025/26, a quanto ammonta l’importo?
Rendicontazione obbligatoria entro 90 giorni. Sarà anche per i precari.

 

Cresce l’attesa tra i docenti per la riattivazione della Carta del docente relativa all’anno scolastico 2025/26. Se negli anni scorsi il bonus era stato tradizionalmente disponibile già a settembre, nel 2024 l’accredito era arrivato soltanto a metà ottobre, il giorno 14, dopo settimane di attesa

Importo non più garantito a 500 euro

La novità principale di quest’anno riguarda però l’importo della Carta. Con la legge di conversione del decreto n. 45/2025, approvata definitivamente dalla Camera lo scorso 3 giugno, è stato introdotto l’articolo 6-bis che ridefinisce la misura del bonus alla luce delle sentenze che, negli anni, hanno riconosciuto il diritto anche ai docenti a tempo determinato con incarico fino al 30 giugno o al 31 agosto.

Finora l’ammontare era sempre stato di 500 euro annui. A partire dal 2025/26, invece, la cifra non sarà più fissa: verrà stabilita ogni anno con un decreto del Ministero dell’Istruzione e del Merito, di concerto con il MEF, in base al numero totale dei beneficiari.

Gli addetti ai lavori prevedono quindi una possibile riduzione dell’importo, soprattutto se il diritto verrà esteso anche ai supplenti che completano l’anno scolastico.

Carta del docente anche per i precari

Il 3 giugno 2025, con voto di fiducia, la Camera ha approvato in via definitiva la conversione in legge del decreto n. 45/2025. Tra le modifiche principali introdotte durante l’iter parlamentare c’è l’articolo 6-bis, che interviene sulla Carta del docente alla luce delle sentenze che negli anni hanno riconosciuto il diritto al bonus anche ai docenti a tempo determinato, purché con incarico fino al 30 giugno o al 31 agosto.

Rendicontazione obbligatoria entro 90 giorni

Il nuovo testo prevede anche una scadenza per la rendicontazione. Tutti i docenti, compresi i supplenti, dovranno rendicontare le spese sostenute entro 90 giorni dall’utilizzo del bonus. In caso di mancata rendicontazione o uso improprio, il Ministero potrà revocare il beneficio.

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