Riforma Maturità Valditara: cosa cambia
La Tecnica della scuola
Nuova Maturità di Valditara: nome diverso (“esame di maturità”), orale rivoluzionato e guerra a chi fa scena muta (bocciato).
Maturità 2026: manca quasi un anno, visto che inizierà il 18 giugno 2026, eppure l’argomento è quanto mai attuale. Il motivo? Da settimane il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara parla di una riforma della Maturità che vorrebbe attuare. Ma cosa cambierà? Andiamo per ordine.
La denominazione
Secondo il ministro va cambiata la denominazione ufficiale dell’esame: da “esame di stato” si dovrebbe passare a “esame di maturità”, per sottolineare ancora di più il valore del momento della fine del ciclo d’istruzione.
Si tratta, secondo il ministro, di ribadire che l’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione ha anche la funzione di “certificare” la maturità complessiva dello studente che esce dal percorso formativo. Valditara si è chiesto anzi per quali motivi tale espressione sia stata cancellata.
Maturità, più valore agli anni di scuola rispetto alle prove?
Valditara ha poi detto: “L’Esame di Stato ha un senso rispetto agli scrutini di ammissione se sa guardare alla formazione integrale ed armonica della persona, alla sua capacità di affrontare le sfide future della vita con responsabilità e autonomia, qualcosa in più rispetto alla semplice verifica degli apprendimenti sulle discipline dell’ultimo anno”.
Quindi, probabilmente, si darà più spazio:
- Alle capacità del maturando più che alla conoscenza di nozioni;
- A quanto fatto negli anni precedenti alla Maturità rispetto esclusivamente, all’ultimo anno.
Maturità, cambia l’orale?
Come spiega La Stampa, il colloquio non sarà più una semplice interrogazione finale, ma si evolverà “in una prova multidisciplinare, capace di valorizzare l’intero percorso scolastico dello studente”, ha spiegato il ministro. Si parla di dare più rilievo ai progetti di scuola-lavoro, curriculum dello studente, esperienze di orientamento, educazione civica e, più in generale, la crescita personale e formativa.
Scena muta alla maturità, chi non risponde al colloquio viene bocciato?
Infine, l’ultima novità. Dopo l’ondata di casi di scena muta alla maturità 2025 per protesta contro il sistema scolastico, il capo del dicastero di Viale Trastevere ha detto senza mezzi termini: “Comportamenti di questo tipo non saranno più possibili. Se un ragazzo non si presenta all’orale, oppure volontariamente decide di non rispondere alle domande dei suoi docenti non perché non è preparato, cosa che può capitare, ma perché vuole ‘non collaborare’ e quindi ‘boicottare’ l’esame, dovrà ripetere l’anno”.
Quindi, bocciatura all’esame per chi fa scena muta al colloquio, anche con prove scritte eccellenti. Ecco una rassicurazione, data dal ministro a Fanpage: “I professori cercheranno sempre di aiutare un ragazzo che ha un blocco emotivo: gli faranno un’altra domanda, faranno un esame più lungo, dandogli ulteriori opportunità per rispondere su altri argomenti. Ma se un ragazzo fa scena muta di proposito, rifiutandosi di collaborare, sarebbe svilire l’istituzione scolastica prestarsi a questa presa in giro”.
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